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PORTORICANA e CHACHA
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Mercoledì ore 21:00 – 22:00

PORTORICANA e CHACHA
Intermedio
Mercoledì ore 22:00 – 23:00

Non è necessario presentarsi a coppie, scarpe comode ma da mettere solo in sala!

SALSA CUBANA, MERENGUE E BACHATA
Principianti
Giovedì ore 20:30 – 21:30

SALSA CUBANA, MERENGUE E BACHATA
Avanzato
Giovedì 21:30 – 22:30

Non è necessario presentarsi a coppie, scarpe comode ma da mettere solo in sala!

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Salsa Cubana

Che Cos’è la Salsa?
Con il termine “Salsa” vengono denominati vari ritmi, soprattutto caraibici, popolari nell’ America latina. L’antenato della salsa è il Son cubano che combina sia influenze europee che africane.
Negli anni ’70 si svilupparono diverse forme musicali. In termini generali si possono classificare come la Salsa della Costa dell’Est, la musica cubana post rivoluzionaria (che include la musica ballabile, il jazz e la Timba), il Jazz e la fusione latina (incluso il Rock latino).
Ciò che non va dimenticato quando si parla di Salsa o degli altri ritmi afrocaraibici, è che tutti questi ritmi sono fatti per ballare.
Soprattutto per i cubani, la musica e il ballo hanno sempre rivestito un ruolo importante nella società e durante la metà del XIX secolo si consolidarono i generi musicali provenienti sia dall’Africa che dall’Europa.
In questo stesso periodo, per l’egemonia esercitata dal Valzer e dalla Polca, il ballo si consolidò come stile diffuso nei saloni. Cuba entra nel XX secolo ballando il Danzón, creato all’ Havana.
Questo ballo, una volta diventato pesante e monotono, fu reso più allegro e movimentato. Successivamente, agli inizi degli anni ’30, arrivò il Son orientale.
Dopo esser stato ballato molto, ci fu l’esigenza di creare nuovi ritmi: arrivò così il Mambo negli anni `40, il Cha-Cha-Cha nei `50, la pachanga nei ’60, il Songo negli `80 fino ad arrivare agli anni ’90 con la Timba.
La salsa, ritmo il cui principale merito è di essere riuscito ad infrangere le barriere razziali, a dare voce e identità alle minoranze latine emarginate cancellando i confini tra i paesi latino americani.

Negli anni ’60, una marea di ritmi di origine cubana si fusero con il Jazz. Izzy Sanabria, disegnatore grafico negli studi di Fania, diede a tutti un’unica denominazione per evitare confusione e per vendere il concetto più facilmente.
Scelse Salsa, termine con il quale si animavano le band per aumentare la loro energia. La musica Salsa ha una struttura determinata: introduzione, fase melodica, fase ritmica o di percussione chiamata montuno, volta alla fase melodica e finale. Le esclamazioni si usano per annunciare i cambi di fase, specialmente nel montuno, che è la sezione con maggior energia ritmica.
Antecedenti della salsa a Cuba Francia, Spagna e le colonie americane: un antico antecedente della Salsa è la Contradanse ballata a Versalles, che passò alla corte spagnola e da lì ai Caraibi, durante la colonizzazione, con il nome di “Contradanza”. La Contradanse arrivò ad Haiti e la Contradanza a La Havana.
Il ritmo africano, che gli schiavi usavano durante i riti religiosi, costituisce un altro fattore fondamentale all’origine della Salsa. Questa preservazione fu possibile grazie alla similarità delle divinità, gli Orishas e i Santi cattolici.
Nella costituzione dei ritmi della Salsa appare fondamentale l’immigrazione proveniente da Haiti a Cuba. Una prima ondata introdusse la Contradanza creola.

La seconda ondata di immigrati, proveniente dalla Repubblica di Haiti, arrivò nella metà del XIX secolo e contribuì alla nascita del Son cubano.
Il modo di ballare la Salsa, varia di molto in base al luogo d´origine in cui si è imparata; Ad esempio, la Salsa dei Caraibi e dei Paesi Latinoamericani si sviluppa come un paseo, che è un movimento molto circolare e lento. In questi stili rientrano anche quello cubano, con un movimento che si abbassa più verso il suolo, e quello colombiano con un contatto più leggero; negli Stati Uniti, il ballo ha come fondamento il passo base latino, oltre a combinazioni di giri verso destra.
Per ballare la Salsa nella sua forma più elementare, si seguono le quattro battute della musica, ma si fanno tre passi, ognuno della stessa durata della battuta. Il restante si può incorporare al precedente (il risultato è una conta rapido-rapido-lento) o si aggiunge un movimento di ornamento.
I passi possono esser fatti muovendosi o rimanendo sul posto, un po’ come fare tre passi alla volta camminando e facendo una pausa in mezzo. Se si cammina in questo modo a ritmo di musica si sta ballando la Salsa.

Rueda de Casino

A Cuba, la Salsa è conosciuta con il nome di Casino, e da qui il nome Rueda de Casino, un ballo che prevede varie coppie che, guidate da un leader, eseguono figure e scambi di compagno. La sua origine è la Contradanza francese, che nel XVIII secolo era di moda e molto apprezzata a Cuba.
Per poter ballare la Rueda de Casino servono per lo meno due coppie, il numero può arrivare fino a venti o trenta e gli uomini conoscono i movimenti che il leader deciderà.
Affinché il ballo riesca bene, non è necessario eseguire figure complicate. Il leader, con grazia e creatività, guiderà i movimenti rendendo la Rueda un’esperienza piccante, allegra e dinamica.
La Rueda è una forma di ballo del Barrio (i distretti), dove ognuno ha un proprio “leader”, con proprie figure e movimenti. A Cuba, nei giorni di festa, vi è l´abitudine di ballare la Rueda e vincerà colui che metterà in pratica i movimenti più fluidi e più interessanti.
Il nome corretto in spagnolo è Rueda de Casino, mentre “Casino Rueda” è la versione inglese del termine dovuto al fatto che la struttura grammaticale della lingua inglese è un po’ diversa da quella spagnola. Rueda de Casino cominciò a metà del XX secolo ed è la radice di ciò che si balla oggigiorno a Miami e in tutto il mondo. A Cuba la gente solitamente si riunisce in locali chiamati “Casinos”, e da ciò infatti deriva il suo nome. Alcuni dicono che le prime ruede presero inizio a
Santiago de Cuba, altri dicono dal famoso Casino Deportivo dell’Avana o dal Casino de la Playa, ma questo non è possibile stabilirlo con certezza. Quando i “casini” si chiusero, tuttavia la gente continuò a ballare questo stile facendo riferimento, nel nome, ai locali originari dove si riuniva per ballarlo. “Casino” è il nome che rimase. La gente si riferisce oggigiorno alla musica come “Salsa” e al
ballo come “Casino”. Il Casino mantiene le basi del Danzòn, così come del Son da cui questo deriva, balli Afro-Cubani come anche il Guaguancò, il Mambo (un ritmo inventato per Cachao nel club famoso a livello mondiale “La Tropicana” dell’Avana nel 1943 e diffuso da Pérez Prado in Mexico) e il Cha-Cha-Chá (inventato da Enrique Jorrìn).
Tembleque e Despelote sono due termini di uso corrente in Cuba per indicare dei movimenti che ogni ballerina cubana conosce e applica naturalmente per ballare salsa (Timba in particolare). E’ un dato di fatto che molti ragazzi/e cubani/e adottino un modo di ballare salsa che da noi in Italia è poco diffuso, ossia quello di muoversi in coppia staccata, usando una forte componente di movimenti corporei, fra cui la fanno da padrone questi due generi appunto. Al genere Tembleque appartengono i movimenti di rotazione e scrollo delle spalle/tronco. Al Despelote quelli di rotazione e rimbalzo avanti/dietro del bacino (fianchi).
Questo modo di muovere ruotando in circolo su se stessi e contemporaneamente torcendo busto e fianchi possiede un aspetto veramente caratteristico ed ancestrale e si adatta ottimamanete all’impatto ritmico della Timba (mix di son, hip hop/funky, rumba, ritmi folk) che oggi impera nella musica cubana salsa moderna (Bamboleo, Carlos Manuel y su Clan, Manolito y su Trabuco, Paulito fg., Charanga
Habanera, Los Van Van).

Balli africani

Ritmi dell’Africa, musica di Cuba: La tradizione vocale e i ritmi dei tamburi, sono parte centrale nelle pratiche religiose e sociali degli africani.
Uno dei musicisti segue un ritmo specifico e unico (la clave) e gli altri fanno una sorta di poliritmo. I poliritmi sono un elemento essenziale nella musica Salsa. Le claves più comuni sono di Son, di Rumba e di Samba; tutte discendenti dalla clave
africana.
Il coro pregón è un’altra eredità proveniente dalle cerimonie religiose, dove i canti erano diretti da un leader sociale o religioso.
Il metodo di composizione nella Cuba della seconda metà del XIX secolo, variava a seconda della situazione geografica. Ad Est, la musica passava per accordi semplici, con caratteristiche che erano presenti nella Salsa. La musica dell’Occidente era più europea e gli strumenti ricordavano le orchestre francesi.
Quando Cuba divenne indipendente, quella che prima era una differenza geografica si convertì in una stratificazione sociale nella capitale: la musica europea per le classi alte dei bianche e la musica dell’Est per le classi basse dei neri.

Son

Per tutto il XIX secolo, nei campi dell’Oriente di Cuba si mischiano elementi musicali ispanici e africani, ai quali si aggiunse la musica francese portata dai coloni che fuggivano da Haiti. Verso la fine del secolo, questo mix musicale iniziò ad apparire nelle musicalità dei Trovadores di Santiago de Cuba e La Havana.
Per alcuni musicologi, il Son cubano è come il Blues degli Stati Uniti: una forma semplice e permeata della sua cultura di origine, melodie spagnole marcate da ritmi africani, alternanza di strofe con domande e risposte tra il cantante e il coro, testi
semplici che parlano di vita quotidiana.

Rumba

Musica e ballo secolare tipico delle riunioni informali. Tutti i ritmi di questo ritmo hanno il tempo di 4/4. Segue un modello sincopato di cinque colpi in due compas di musica, chiamato Clave de Rumba. Tutte le Rumba presentano un modello di
chiamata e risposta tra i cantanti e suonatori di Tamburi. I tipi di Rumba più conosciuti in ordine di rapidità sono: Yambú, Guaguancó, Rumba Columbia e Rumba Abierta.

Timba

Nonostante i cubani rinnegarono il termine Salsa per molto tempo, considerandola un’appropriazione nord americana del Son, qualcosa cominciò a cambiare agli inizi degli anni `80, quando artisti come Elio Reve e Adalberto Alvarez cominciarono ad integrare suoni tipicamenti di Salsa nelle proprie composizioni. Apparse allora NG La Banda. NG (Nueva Generación) prese la Salsa da New York ed aggiunse suoni della banda cubana di latin Jazz Irakere. Per la prima volta artisti cubani utilizzarono il termine Salsa per riferirsi alla loro musica. A dire di Isaac Delgado, uno dei migliori esponenti di questo nuovo stile: “Salsa….de Cuba… ¡Chevere!”.
Altri artisti di Timba sono Klimax, Manolín el Médico, Bamboleo, Paulito y Manolito, con uno speciale riconoscimento ai Los Van Van di Juan Formell. Timba è anche il termine che si usa nell’espressione “Tiene timba” (ha la timba) in riferimento ad un musicista che ha questo ritmo, swing.

SALSA PORTORICANA E NEW YORK STYLE (Differenze e similitudini)

La salsa portoricana è la salsa ballata in linea. La portoricana si differenzia dalla cubana perché i ballerini si spostano seguendo delle linee, la coppia si cambia di posto non ruotando come nella cubana prevalentemente verso la destra del cavaliere bensì seguendo una linea.
Fondamenti della salsa portoricana sono : l’azione di “swing” con cui vengono eseguite le tecniche, il tipico ritmo in contrattempo che conferisce ai ballerini il caratteristico modo di ballare ” inside music, dentro il ritmo.
Per semplificare, la tecnica di ballo portoricana predilige la clave 2/3 poiché inizia a marcare il tempo al secondo tempo musicale poiché tale stile di salsa predilige l’entrata dei ballerini sul 2 della musica.
Fondamento della salsa portoricana è lo swing, ossia il movimento oscillatorio impresso alle varie tecniche a partire dal passo base.
E’ anche da dire che nella portoricana la coppia spesso si cambia di posto verso la sinistra del cavaliere. Che differenza c’è tra l’apertura cubana (botala) o dile que no e cross body lead?
Il primo è riferito alla salsa cubana mentre il secondo alla portoricana.
Nell’apertura cubana (botala) dile que no il cavaliere porta la dama alla sua destra per poi portarla verso la sua sinistra il tutto ruotando la coppia dalla posizione iniziale di 90 -180- 270 gradi ma sempre ruotando. Il movimento di apertura nell’uomo è accentuato e andrebbe eseguito come fosse son. Nella portoricana nel cross body lead, nonostante i passi siamo praticamente gli stessi nel senso di movimento di piede destro o sinistro, il cavaliere si sposta dalla linea di passaggio della dama non portandola verso la sua destra ma liberandole la strada per farla passare seguendo la sua linea di ballo.
I Pasitos sono passi eseguiti in assolo. Solitamente nei classici balli di coppia si resta legati al partner per l’intera durata del ballo, mentre nei balli caraibici e latino americani come: salsa, merengue, Mambo, Cha Cha e così via, il cavaliere può decidere di lasciare la dama e interpretare la musica individualmente. Questo modo di esprimersi e di corteggiare il partner o la partner, assume il termine di: Pasitos. Naturalmente la dama una volta lasciata libera inizierà anche lei questo gioco di passi i quali non devono essere uguali a quelli del partner.

I Pasitos non hanno una durata prestabilita in quanto quest’ultima varia a secondo del brano musicale che in genere viene interpretato a tempo, questo proprio perché una volta che il cavaliere decide di riprendere la dama deve ritrovare la sincronia giusta per poter proseguire il ballo in coppia. I Pasitos sono diventati una vera caratteristica della Salsa Portoricana.
Se ci limitassimo ad analizzare i “bailadores de la calle” o quelli amatoriali che affollano le tradizionali sale da ballo (come ilCopacabanadi New York oElLatin Roots di San Juan) ci accorgeremmo che la maggior parte dei portoricani, sia quelli nati nell’isola che quelli nati nella giungla di cemento, ballano in maniera spontanea, molto semplice e abbastanza indefinita, soprattutto a livello di tempi d’esecuzione.
Analizzando invece i virtuosi del ballo possiamo affermare che in passato sarebbe stato più semplice stabilire le differenze tra Salsa Portoricana e New York Style, mentre oggi, grazie agli interscambi avvenuti in concomitanza con i vari Congressi, i ballerini più bravi hanno finito con l’influenzarsi a vicenda.
Sicuramente nella Grande Mela è più evidente l’eredità dello swing, della tap dance e del latin hustle. Il ballerino nuyorican tende infatti a fare del ballo un mix di dinamismo, forza e virtuosismo. Al contrario il ballerino di Puerto Rico ha con il ballo un rapporto più morbido, più elegante, fatto di piccoli gesti e particolari che ne esaltano, nei casi migliori, il suo innato sabor caraibico.
Questa differenza é comprensibile soprattutto se analizziamo il differente contesto sociale in cui si sviluppa questo ballo. La salsa newyorkese (conosciuta anche come Mambo-Salsa o Salsa Night Club Style) ha un’anima profondamente urbana, influenzata dal ritmo incessante di una metropoli convulsa e frenetica com’è appunto New York. Non a caso la moderna generazione di ballerini nuyoricans tende a combinare l’energia tipica dei rappers e dei performers di hip hop, con l’eleganza dei vecchi virtuosi del Mambo e della Pachanga.
Molto diverso e rilassato è, al contrario, il clima che si respira nell’isola di Puerto Rico ed è quindi normale che la loro salsa sia figlia di questa atmosfera più soft e caraibica. Ad esempio, a Puerto Rico, quando inviti a ballare una ragazza, se lei non ti conosce, la prima cosa che ti dice è: “Por favor, suavecito!”. Al contrario quando balli con una ragazza di New York (che frequenta magari una delle tante scuole che operano nella Grande Mela), molto spesso ti sembra di avere una tarantola tra le mani che non vede l’ora di essere frullata.
La differenza tra i due stili diventa di conseguenza essenzialmente dinamica: a volte i passi o le figure sono perfettamente uguali, ma vengono interpretati in maniera diversa seguendo un po’ l’indole dei due popoli.

Ci riferiamo comunque ad una elite, visto che, come abbiamo già sottolineato, sia a Puerto Rico che a New York, la maggior parte dei ballerini si esprime in maniera molto semplice, senza nessuna ambizione estetica solo per il gusto e il piacere di ritrovarsi a calcare una pista da ballo.

La bachata

La bachata, il merengue, la salsa nascono come momento di socializzazione con il sorriso sulle labbra e la voglia di stare insieme.
La bachata, come la salsa e il merengue, sono balli che in Italia si è voluto stravolgere per una necessità di megalomania e fanatismo da parte di alcuni
insegnanti di ballo, italiani, che hanno trasformato questo ritmo in una sequela di figure stonate che nulla hanno a che vedere con i balli dei Caraibi.Volete la prova?
Andate a Cuba per la salsa o a Santo Domingo per la bachata, non riconoscerete la danza ginnastica e le figure che normalmente vedete in Italia.
La bachata è nata a Santo Domingo nei primi anni del ventesimo secolo (1900-1930), fra la povera gente e negli ambienti della prostituzione, come danze liberatrici e per spezzare i ritmi duri della vita fatta di miseria e duro lavoro.

Anche i testi della bachata riflettevano storie vere, storie vissute tra le baracche dei quartieri poveri, molti raccontavano storie a contenuto amoroso e sessuale. La musica veniva accompagnata da maracas e chitarra a tre corde, o di fisarmonica e guiro.
La bachata era anche usata come serenata. La particolare movenza della bachata appariva oscena e volgare: i corpi dell’uomo e della donna rimanevano infatti molto stretti ed in contatto continuo per tutta la durata del brano, tranne rarissime eccezioni. In tale posizione, la coppia si muoveva dondolando, marcando il quarto battito di ogni battuta musicale con equivoci colpi d’anca. Nella bachata delle origini non esistevano tante figure: si doveva stare abbracciati, perchè proprio quello voleva il ballo. Per questo motivo, la danza era invisa alla borghesia, ed era osteggiata dalle autorità. Per diversi decenni, la bachata, snobbata dalle classi dominanti e medio-alte, è riuscita a sopravvivere nelle usanze del popolo basso, che comunque vi percepiva una naturale facilità/possibilità di identificazione. Il ritmo romantico di tale musica e le connesse figure di danza conquistavano inevitabilmente le persone abituate a vivere di stenti e di speranze. L’amore, forse, serve più ai poveri che ai ricchi, non fosse altro che per la sua capacità di lenire i dolori.
La bachata non sarebbe diventata famosa se non fosse stata scoperta e rilanciata da grandi musicisti ed interpreti. La storia, nel bene e nel male, è fatta sempre da
quelli che contano. Juan Luis Guerra intuì la dolcezza di questo genere musicale e gli dedicò un album: Bachata Rosa. Attraverso la sua mirabile maestria applicata a melodie delicatissime, il mondo ha scoperto la bachata. In verità, a partire dagli anni 80, i media dominicani avevano riportato alla luce, in una cornice di positiva rivalutazione, questa tradizione popolare che veniva da lontano.

Tanto che molti cantanti e gruppi dominicani se ne fecero interpreti nelle loro tournèe inter-regionali (Rodriguez, Segura, Vargas, Santos, Rosendo, Bueno). Ma musica e danza restavano un fenomeno interno. Fù J. L. Guerra ad introdurre la bachata nei circuiti internazionali.
C’è da dire che la bachata è sostanzialmente un ballo a ritmo lento, molto simile al ritmo del bolero cubano. Si riscontrano mix di vari elementi musicali tipici del
beguine, danzòn e son. Giunto in Europa, si sono susseguite evoluzioni ritmiche con notevoli velocizzazioni dei brani allontanando sensibilmente la bachata dal
tipico ed inconfondibile ritmo sdolcinato.
La bachata si differenzia rispetto ai ritmi veloci di mambo, salsa e merengue, si identifica con l’aspetto malinconico e triste della cultura caraibica, perchè le storie di vita e d’amore possono anche essere storie tristi. La bachata, anche negli arrangiamenti e negli adattamenti moderni, più vicini alla nostra sensibilità, ha
mantenuto quasi sempre il contenuto amoroso, lungo la duplice direttrice di sesso e sentimento.

Merengue

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Cha Cha

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Balli di Gruppo

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Cos’è il Reggaeton?

E’ un inebriante mix di musiche ed uno stile di ballo caraibico passionale e “caldo”.Un’esplosiva combinazione di reggae, dance hall jamaicano, hip hop
americano, salsa, merengue, bachata e bomba. E’ la musica dance ideale per le calde notti d’estate e per i fans dei balli latino – americani.
Il reggaeton, spesso pronunciato con accento spagnolo reggaetón, altre volte presente con la grafia reguetón, è una forma di dance music nata a Porto Rico e a
Panamá verso la fine degli anni ottanta e diventata popolare tra i giovani latino-americani all’inizio degli anni novanta, quindi diffusasi tra il pubblico del Nord
America, dell’Europa, dell’Asia e dell’Australia durante i primi anni del XXI secolo.
Reggaeton, è una variante del raggamuffin, che a sua volta deriva dal Reggae e Hip Hop. La particolarità di questo stile musicale sono nella sua testi, cantato in
spagnolo, e l’influenza di altri stili Latino, come la pompa e la salsa.
Come per l’American c’è l’ Hip hop, il primo pubblico a cui si dirige il Reggaeton sono i giovani. In Puerto Rico, i giovani sono incoraggiati a creare, dopo aver
ascoltato rap in spagnolo artisti che hanno cantato diverse Panamanians, aggiungendo poi un po’ di ritmo della pompa e di salsa.
Reggaeton è stato, inizialmente, ben noto a Panama e, soprattutto, Puerto Rico, ma questa popolarità è cresciuta anche in altri paesi come la Repubblica
Dominicana, Perù, Venezuela, Colombia, Messico, Panama, Nicaragua e in alcune regioni di Cuba. Negli ultimi tempi, è apparso negli Stati Uniti, in particolare in aree urbane, come New York e Miami, dove ci sono grandi concentrazioni di Latinos.

Attualmente, il Reggaeton è noto a quasi tutti i paesi di lingua spagnola, tra cui, naturalmente, la Spagna, in cui la musica è entrata nel mercato con grande forza,
fondendosi con il flamenco.
Attualmente Tego Calderón, Don Omar e Daddy Yankee sono alcuni dei più grandi esponenti del Reggaeton, ma l’esplosiva crescita di popolarità di questo genere
promette di portare molti artisti.

Gestualità Maschile e Femminile

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